Adesso siamo alle rassicurazioni sul fatto che Massimiliano Latorre e Salvatore Girone non saranno condannati a morte. Siamo a questo? Ancora concediamo all’India di dettar legge su un fatto che non è di loro competenza? La decisione di ieri di rimettere i due NOSTRI Marò su un aereo e di rispedirli in India mi ha lasciato nello sconcerto, nella sfiducia più totale. Due uomini dello Stato, con un grande senso dello Stato, abbandonati dallo Stato. Ha ragione il sindaco di Bari Michele Emiliano: Massimiliano e Salvatore sono due eroi. Sono stati imbarcati su quella nave per rendere un servizio all’Italia e il loro amore verso il nostro Paese, verso le istituzioni si vede. Mai una parola, mai una lamentela, solo ringraziamenti. Non lo so cosa stiano provando davvero. Io provo rabbia. Rabbia perché è evidente a tutti che il fatto è accaduto in acque internazionali, e che la giurisdizione non sia dunque di competenza indiana. Provo rabbia perché questa situazione doveva essere risolta subito. E invece è passato più di un anno. Il Ministro Terzi dice che non sono stati mandati allo sbaraglio…. Un anno lontano da casa, con le famiglie lasciate da sole, nell’incertezza cosa significa, se non essere allo sbaraglio? Sono d’accordo anche con Francesco Storace, che su Twitter ha scritto: “Del resto, al Paese di Beppe Grillo che gliene frega se l’Italia rispedisce in India i suoi soldati…. Pena, dolore, indignazione!”
E poi, lo devo proprio dire, io alla storia dei pescatori non ci credo proprio. Gli attacchi da parte dei pirati sono all’ordine del giorno. Se leggete un po’ di commenti da parte di persone che vivono in quell’area, persone non indiane e neanche italiane, ve ne potete rendere conto. Pochi giorni dopo un analogo incidente coinvolse anche una nave americana, che all’ordine indiano di andare in porto rispose con un “no grazie”. I fucilieri del Battaglione San Marco, un po’ come tutti i soldati italiani, sono persone addestrate, prima di sparare valutano con molta attenzione. Ma questa è una mia opinione personale. La verità, di fatto, ancora non la sappiamo.
Spero solo che non vengano abbandonati definitivamente. Io, oggi, mi sento meno italiana.