Avere l’ufficio a casa: 5 cose che non vorresti sentirti dire


Se sei un libero professionista e hai il tuo ufficio a casa, forse ti riconoscerai in questo post.

Se non lo sei… fanne l’uso che più ritieni opportuno, ma sappi che esistono alcuni aspetti che gli altri fanno fatica a capire. Ecco alcune delle cose che non vorresti sentirti dire, ma che troppo spesso ti dicono.

1 – Come sei fortunato/a a lavorare da casa…

No, il contrario. Lavorare da casa richiede una grande organizzazione, pratica e soprattutto mentale. La non divisione dei luoghi porta spesso all’essere tutto contemporaneamente. Quindi, mentre stai facendo il tuo lavoro, ti verrà in mente di stendere la lavatrice, di andare a fare la spesa, di cambiare il filtro all’aspirapolvere. Perché sei full optional, con un insano mix di professionalità e casalinghitudine.

2 – Vuoi mettere avere uno spazio solo per te, con nessuno che ti ronza intorno?

Vero, per 1/3. Sì, hai i tuoi spazi che non sei costretto a condividere con estranei. Puoi avviare Spotify a tutto volume. Ma ti mancherà, forse non subito, l’aspetto sociale del lavoro. Il fatto che il telefono squilli in continuazione, che si possano sentire – via mail, whatsapp, skype  – anche 10 persone, se non di più, al giorno, non sostituisce l’interazione, quella vera, fatta di supporto e confronto istantaneo con possibili colleghi e collaboratori. E poi, se hai figli (amori di mamma!, ndr) lo spazio tutto per te… te lo scordi! Ed ecco che accanto al promemoria ti spunta l’adesivo delle Winx.

3 – Se ti chiamo perché non rispondi? Non hai niente da fare!

E certo! Siccome stai lavorando da casa e quindi, ripeto, non hai niente da fare, troverai necessariamente qualcuno che ti chiamerà per interminabili conversazioni telefoniche. Poco importa se stai provando a darti un’organizzazione, lavorando, come la maggior parte delle persone, in orario “da ufficio”. Sei a casa… rispondi!

4 – Puoi permetterti di stare in pigiama tutto il giorno

Ahhhhh… Giammai! A parte che nella vita non si lavora e basta, ma si accompagnano anche i figli a scuola, si va a fare la spesa, si esce per fare delle commissioni, vorrei dire basta a questa leggenda metropolitana. Sì all’organizzazione. E a un po’ di amore per se stessi? E poi… sulle vostre fatture c’è, con tutta probabilità, il vostro indirizzo di casa. Il campanello può sempre suonare…

5 – Scusa, non ho capito… ma che lavoro fai?

Niente, sto al computer e spippolo su Facebook…

Questa domanda è la peggiore che vi possano fare. Specie se lavorate nell’intangibile mondo della Comunicazione. Il brutto è che a farvela molto spesso sono le persone a voi più vicine. Ci sono genitori che ancora stanno cercando di trovare lavoro ai figli…

In conclusione, non è che non si possa lavorare da casa. Si può fare, ma occorre davvero una rigida organizzazione mentale, che più che come un’imposizione va vista come una risorsa.

La prima regola è che bisogna davvero ritagliarsi uno spazio fuori, che sia per lo sport o per una qualsiasi altra passione. Datevi un orario. Siete a casa, ma non siete in galera. A una certa ora, staccate tutto. Non rimandate il resto per il lavoro. Fate capire agli altri che devono rispettare il vostro lavoro, i vostri orari. E poi, fatevi prendere sul serio. Lavorare da casa non vuol dire giocare. Si fanno cose di grande responsabilità. Si hanno clienti verso cui si hanno dei doveri professionali, per cui ci pagano. Chiedete aiuto, se non ce la fate a gestire tutto. Se foste in un ufficio non potreste pensare alla spesa, alla casa, talvolta ai figli. Siamo libero professionisti, non supereroi.

 

 

 

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...